Episodi di vertigine legati all'emicrania.
La Vertigine Emicranica si presenta con episodi ricorrenti di crisi vertiginose che durano da 4 a 72 ore. Interessano individui che soffrono di cefalea o che comunque hanno avuto 4-5 episodi di mal di testa nel corso della vita e nella maggior parte dei casi hanno una familiarità per emicrania o Vertigine Emicranica.
Possono essere accompagnati da:
- Sintomi neurovegetativi (nausea, vomito, ipersudorazione);
- Sintomi visivi (scotomi - piccole luci);
- Sensitivi (senso del capello sulla fronte).
La manifestazione più frequente dell’emicrania è la cefalea che si presenta spesso unilaterale, pulsante che aumenta in seguito a sforzi, rumori e odori e spesso associata a cinetosi (mal d’auto). Gli attacchi spesso si risolvono col sonno.
Spesso la cefalea si accompagna a vertigine oppure può essere da essa sostituita. Le crisi vertiginose sono variabili nel tempo per qualità e durata con risoluzione senza esiti. Si ritrovano spesso in donne in età fertile nelle quali il ciclo è preceduto, accompagnato o seguito da episodi di mal di testa. Possono comparire con l'uso della pillola anticoncezionale o altre terapie ormonali e scompaiono durante la gravidanza.
In alcuni pazienti le vertigini si presentano:
- Nei giorni lavorativi;
- Nel passaggio da una stagione ad un'altra;
- Preceduti da attacchi di sbadigli;
- Accompagnati da sete;
- Con l'assunzione di determinarti cibi.
Alla base c'è un meccanismo vasospastico nel territorio vestibolare periferico. Spesso l'esame vestibolare risulta negativo. Non esistono segni specifici per fare diagnosi di vertigine emicranica, si fa per esclusione di altre patologie e per questo si consiglia sempre di eseguire una Risonanza Magnetica.
La terapia consiste in un adeguato stile di vita, una corretta alimentazione associati a farmaci come l’acido acetilsalicilico, vasoattivi, antiemicranici.
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