Ipoacusia
L'ipoacusia consiste in una ridotta capacità uditiva; si tratta di un problema non solo della terza età e rappresenta un sintomo di molte patologie. Tra le più comuni:
- Tappo di cerume o corpo estraneo: si risolve con una pulizia auricolare
- Otite acuta o cronica media ed esterna, di natura batterica, virale o fungina e spesso accompagnata da otalgia e acufeni: la terapia può essere antibiotica e/o cortisonica o antifungina a seconda del caso
- Perforazione della membrana timpanica: può essere causata da un trauma o da un’otite.
- Presbiacusia: rappresenta il fisiologico deterioramento dell’udito che inizia dai 30-40 anni ed è dovuto alla morte delle cellule nervose poste a livello dell’organo del Corti. Si possono associare gli acufeni. Si consiglia l’uso delle protesi acustiche.
- Ipoacusia improvvisa: perdita improvvisa dell’udito, per lo più monolaterale. La causa è spesso vascolare o virale e il danno può essere permanente o transitorio. Le possibilità di recupero sono tanto maggiori quanto più velocemente il problema viene affrontato.
- Otosclerosi: distrofia ossea della capsula labirintica che determina una sordità progressiva inizialmente di tipo trasmissivo e poi misto, associata ad acufeni e vertigini. Nelle donne si accentua durante la gravidanza. Interessa per lo più entrambe le orecchie.
- Malattia di Ménière
- Sordità rinogena: l'otite catarrale è una delle più frequenti malattie che colpisce le alte vie respiratorie in età pediatrica e non solo.
È un processo infiammatorio a carico dell’orecchio medio, caratterizzato dalla presenza di catarro nella cassa. Ciò si verifica perché le tube non funzionano correttamente in quanto infiammate da un raffreddore, una sinusite o un’allergia respiratoria.
Nei bambini inoltre, le tube di Eustachio sono più corte e più orizzontali rispetto a quelle degli adulti e questo permette ai batteri e ai virus di penetrare e rimanere nell’orecchio medio con maggiore facilità; e poi ci sono le adenoidi, ovvero le strutture ghiandolari collocate a livello del rinofaringe vicino alle tube di Eustachio, che nei bambini sono ipertrofiche e possono interferire con l’apertura delle tube stesse.
La loro occlusione e la formazione del cosiddetto “catarro nelle orecchie” è causa di sensazione di ovattamento, dolore, acufeni e senso di rimbombo. Se la membrana timpanica si rompe, inoltre, è possibile la fuoriuscita di pus. Tra le conseguenze c’é la riduzione di udito, che nei bambini é causa disturbi dell’apprendimento e del linguaggio, e frequenti episodi di otite acuta. La diagnosi è semplice e si effettua attraverso un esame audio-impedenziometrico. In caso di otite catarrale il timpanogramma sarà piatto.
La terapia consiste in farmaci cortisonici, fluidificanti, insufflazioni endotimpaniche e politzer crenoterapici.
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